Qui il poeta nacque nel 1884. Le sue poesie impreziosiscono il paese e invitano alla riflessione e alla contemplazione.
Nel cuore del Molise, il piccolo paesino di Fossalto ha trovato un modo unico e suggestivo per celebrare il suo illustre poeta, Eugenio Cirese. Le strade e le piazze del borgo sono adornate con panchine speciali, su cui sono incise le poesie di Cirese, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale e letteraria immersiva.
Eugenio Cirese, nato a Fossalto nel 1884, è stato un poeta e studioso del folclore molisano, noto per la sua capacità di catturare l’essenza della vita rurale e delle tradizioni locali nei suoi versi. Le sue poesie, scritte in dialetto molisano, sono un tesoro di immagini e sentimenti che raccontano la storia e l’anima del Molise.
Le panchine poetiche di Fossalto sono un progetto voluto dall’amministrazione comunale per rendere omaggio a Cirese, e dalla pro loco del paese dedicata proprio al poeta, per promuovere la cultura e la poesia tra i cittadini e i visitatori. Ogni panchina è decorata con una poesia incisa accompagnata da disegni e colori che impreziosiscono.
Passeggiando per le vie di Fossalto, i visitatori possono seguire un vero e proprio percorso letterario, scoprendo le poesie di Cirese in angoli suggestivi del paese. Le panchine sono collocate in punti strategici, come la piazza principale, il parco comunale e le stradine del centro storico, creando un itinerario che invita alla riflessione e alla contemplazione.
Le panchine poetiche non sono solo un omaggio a Cirese, ma anche un modo per valorizzare il patrimonio culturale di Fossalto e per offrire ai visitatori un’esperienza unica. Sedersi su una di queste panchine, leggere una poesia e ammirare il paesaggio circostante è un modo per entrare in contatto con la storia e la cultura del Molise, vivendo un momento di autentica bellezza.
Le panchine con le poesie di Eugenio Cirese sono un esempio di come la cultura e la poesia possano arricchire la vita di una comunità e attrarre visitatori da tutto il mondo. Fossalto, con questo progetto, ha saputo trasformare il suo patrimonio letterario in un’attrazione turistica e culturale, rendendo omaggio a uno dei suoi figli più illustri e mantenendo viva la memoria delle sue opere.
